Trattamenti di Medicina Estetica: L’Ossigenoterapia

Trattamenti di Medicina Estetica: L’Ossigenoterapia

Trattamenti di Medicina Estetica: L’Ossigenoterapia

Tutti lo sanno: ciò di cui abbiamo più bisogno per vivere bene è di ossigenarci al meglio. L’ossigeno è una molecola di cui tutto il nostro corpo beneficia con l’assunzione, compresa la pelle. 

Per tale ragione l’Ossigenoterapia Estetica ha rappresentato un vero e proprio must have per tutti coloro che desiderano avere un aspetto fresco e luminoso immediato, magari in vista di un evento importante. L’effetto in questo particolare trattamento viene amplificato dall’uso di specifici principi attivi, che possono essere intercambiati in base alle esigenze cutanee del paziente.

Noi di Studio Comar siamo sempre al passo con i tempi dal punto di vista della Medicina Estetica, offrendo alla nostra ampia clientela le migliori soluzioni ai più comuni inestetismi cutanei. 

Tra questi c’è anche l’Ossigenoterapia, di cui forniamo qualche approfondimento in questo articolo: in particolare scopriremo cos’è, come funziona, quali vantaggi si possono ottenere e come è possibile mantenerli nel tempo.

Cos’è l’Ossigenoterapia?

L’Ossigenoterapia è una particolare tipologia di trattamento estetico che si serve dell’ossigeno per migliorare l’aspetto della pelle, in particolare quella del viso. Non a caso si usa il termine terapia, in quanto la pelle ha bisogno dell’ossigeno, soprattutto se attraverso un flusso concentrato come quello prodotto da questo tipo di strumento.

Negli ultimi anni l’Ossigenoterapia non solo ha iniziato a diffondersi, ma è diventata un vero e proprio rimedio di bellezza, che si può trovare in buona parte dei centri estetici e delle spa. 

L’Ossigenoterapia è un trattamento che si svolge tramite l’ausilio di specifica apparecchiatura, in questo caso un aerografo, in grado di emettere ossigeno ad alta concentrazione, insieme ad un principio attivo, una sostanza scelta in base alle caratteristiche e alle esigenze cutanee del paziente.

Come funziona un trattamento di Ossigenoterapia?

L’Ossigenoterapia al viso viene effettuata mediante l’uso di un macchinario che eroga il flusso di ossigeno attraverso apposita strumentazione. L’aparecchio è inoltre dotato di un particolare contenitore, nel quale vengono inserite delle sostanze attive, come l’acido ialuronico, il collagene, l’elastina o altri principi attivi schiarenti. Offre un effetto immediato, donando al viso un aspetto fresco, ringiovanito e idratato. È adatto a:

  •  pelli spente, segnate, dall’aspetto ingrigito e poco salubre;
  • ai fumatori, i quali hanno spesso la pelle che necessita di un boost di idratazione;
  • alle pelli che tendono per natura ad essere secche, quindi a segnarsi facilmente;

Un trattamento di Ossigenoterapia si completa con rapidità, in circa 5 minuti. Tale tempo si duplica o si triplica se devono essere trattate due o più aree cutanee contemporaneamente.

Vantaggi e mantenimento dei risultati ottenuti

I vantaggi di cui il paziente può beneficiare in seguito ad un trattamento di Ossigenoterapia è di natura principalmente estetica: al termine della seduta infatti i risultati sono immediati, ottenendo in breve tempo un viso dall’aspetto più giovane, sano e fresco. È quindi una soluzione efficace per chi desidera un rinnovamento del proprio tessuto cutaneo in breve tempo, magari in vista di un evento importante.

Tuttavia per mantenere gli effetti nel tempo è necessario ripeterlo con la giusta frequenza, in quanto, nonostante offra un effetto idratante e ringiovanente immediato, questo non rimane a lungo, o perlomeno solo parzialmente.

Protocollo Comar applicato ad un trattamento di Ossigenoterapia

Seppur l’Ossigenoterapia sia un trattamento del tutto indolore e, in alcuni casi, anche piacevole, visto l’effetto fresco del flusso d’aria diretto al proprio viso, questo non è per noi un buon motivo per procedere senza serietà e professionalità. In ogni seduta infatti i nostri operatori agiscono con estrema manualità, al fine di ottenere i migliori risultati possibili. 

Sono proprio le piccole premure e accortezze che contraddistinguono Studio Comar dalla concorrenza, affinché ogni nostro paziente non solo si senta soddisfatto dei risultati, ma desideri anche tornare da noi, per una nuova seduta utile per vedersi con un aspetto più piacevole.

 

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Trattamenti di Medicina Estetica: Laser per la rimozione delle discromie cutanee – prima parte

Trattamenti di Medicina Estetica: Laser per la rimozione delle discromie cutanee – prima parte

Capita spesso che, con l’avanzare dell’età, alcune antiestetiche macchie compaiano in specifiche aree cutanee del nostro corpo, in particolare quelle maggiormente fotoesposte, come ad esempio il dorso delle mani, il viso, il collo e il décolletéSi tratta di una forma di alterazione, molto comune, dei meccanismi predisposti alla regolazione della biosintesi e che porta, nelle aree appena descritte, all’accumulo della melanina. 

Un valido aiuto per riportare la pelle al suo stato originale è la terapia con il Laser. Si tratta di una tipologia di trattamento ormai molto diffusa, nonchè altrettanto efficace, il quale è capace, in un sola seduta, di garantire risultati ottimali, sia nel breve che nel lungo termine. 

Nel corso della prima parte della lettura dedicata scopriremo cos’è la rimozione laser delle discromie cutanee, su quali tipi di problematiche agisce, ma soprattutto quali sono i vantaggi di cui il paziente può beneficiare, grazie alle giuste accortezze duante la fase post trattamento.

In cosa consiste la rimozione delle discromie cutanee con Laser?

Esistono svariate tipologie di trattamento estetico capaci di combattere le discomie cutanee. Tuttavia quella ad oggi più efficace è la Laserterapia. È una particolare tipologia di trattamento nata nel corso degli ultimi anni, il cui principale scopo è l’eliminazione le macchie che, a causa di vari fattori, possono comparire su viso, mani e altre aree del corpo. 

Agisce in maniera estremamente efficace su discromie isolate, soprattutto se queste risultano di grandi dimensioni. In commercio è possibile trovare varie tipologie di laser, ma quelle più utilizzate per la rimozione delle discromie cutanee sono i Laser a CO2 e i Laser ad Erbium yag

Quali tipologie di discromie è efficace il trattamento laser?

La Laserterapia agisce in maniera efficace su diverse tipologie di discromie cutanee. In seguito è possibile trovare un breve elenco delle principali.

  • Le lentigo senili: si tratta di macchie della pelle causate dallo scorrere del tempo, quando appunto la cute diventa più sottile e fragile. Ciò comporta un’alterazione della formazione della melanina, che contribuisce alla formazione di tali discromie, caratterizzate da forma tondeggiante e colore scuro.
  • Le lentigo solari: sono macchie il cui colore risulta più chiaro rispetto alle lentigo senili. La loro causa principale è l’esposizione prolungata e ripetuta nel tempo ai raggi solari.
  • I melasma: queste particolari macchie sono causate dalle alterazioni ormonali. Può accedere in particolari periodi della vita della donna, come la gravidanza o la menopausa. Chi ne soffre può notare aree cutanee caratterizzate da un eccesso di melanina e pigmentazione, quindi macchie dislocate in varie parti del corpo. 
  • Le macchie sulle mani: in questo caso si tratta di particolari lentigo senili che si manifestano sulle mani. La causa è il progressivo invecchiamento cellulare.

Vantaggi e benefici

Il vantaggio che il paziente affetto da discromie cutanee ottiene a seguito del trattamento è di natura principalmente estetica e psicologica. Ciò infatti, nella maggiorparte dei casi, lo aiuterà a sentirsi meglio con sé stesso e con il proprio aspetto. 

Per mantenere gli effetti di questo trattamento a lungo termine è necessario procedere con le giuste accortezze, ovvero l’uso costante delle creme con schermo solare, meglio se 50 +, e l’utilizzo di indumenti che possano proteggere la pelle dagli effetti dannosi dei raggi uv, in quanto, in caso contrario, le macchie potrebbero riformarsi come in precedenza.

Protocollo Comar applicato ad un trattamento di laser per la rimozione delle discromie cutanee 

Il Protocollo Comar, uno degli aspetti che maggiormente caratterizza e gratifica il nostro operato, viene applicato anche agli interventi di Laserterapia di natura estetica. Essendo una pratica che può generare un leggero dolore, soprattutto in caso di discromie profonde, l’area viene preventivamente trattata con una pomata anestetica. 

Al termine del trattamento è comuque possibile percepire una leggera sensazione di bruciore nell’area appena trattata: i farmaci somministrati per la rigenerazione dei tessuti agiscono anche in tal scopo, inibendo il fastidio nei giorni immediatamente successivi. 

Si ricorda che, per ottenere i risultati sperati, è fondamentale proteggere l’area trattata con creme specifiche al contrasto dei danni causati dai raggi solari, con protezione alta, 50 +,  per evitare che la discromia si ripresenti come in precedenza. Ad ogni modo la zona arrossata può essere mascherata con prodotti make up, ad esempio correttori o simili, senza effetti negativi nella fase di guarigione.

 

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Trattamenti di Medicina Estetica: Laser per la rimozione delle discromie cutanee – seconda parte

Trattamenti di Medicina Estetica: Laser per la rimozione delle discromie cutanee – seconda parte

Nel corso della prima parte dell’articolo dedicato alla rimozione laser delle discromie cutenee abbiamo approfondito alcuni degli aspetti fondamentali di questo trattamento, in particolare in cosa consiste, su quali tipologie di problematiche agisce e di quali vantaggi il paziente può beneficiare, nel breve e nel lungo termine, grazie alle giuste accortezze durante la fase post trattamento. 

Ma esistono altri aspetti molto rilevanti della Laserterapia a scopo estetico che meritano di essere espressi, ad esempio come funziona e qual è la durata dell’intero trattamento, che si compone della seduta in sè e delle terapie farmacologie volte al ripristino totale dei tessuti. Tutte le questioni appena espresse saranno approfondite con cura all’interno della lettura. 

Come funziona un trattamento laser per le discromie cutanee?

La Laserterapia utilizzata per il trattamento delle discomie cutanee è una sofisticata tecnologia, nata nel corso degli ultimi anni, la quale riesce a garantire ottimi risultati in una sola sedutaÈ caratterizzata dall’emissione di un’energia luminosa molto precisa e capace di selezionare l’esatta area da trattare, ovvero quella colpita dall’eccesso di melanina. Tale procedimento è detto, nel gergo medico – tecnico, fototermolisi selettiva

Il pigmento contenuto nella macchia ingloba, assorbe, la luce emessa dal dispositivo, convertendola in calore. Il calore generato dalla luce a contatto con la melanina distrugge la stessa, portando il pigmento agli strati più esterni della pelle ed eliminandola attraverso il comune processo di esfoliazione.

Per eliminare in maniera efficace e definitiva una discromia è inoltre necessario scendere con il trattamento in profondità fin dove l’accumulo di melanina è presente, attraverso i vari strati di tessuto. Ciò è possibile anche grazie alla manualità dell’operatore, il quale riconosce il modo migliore per procedere con la seduta. 

Il Laser ad Erbium Yag, quello attualmente utilizzato in Studio, agisce con temperature meno elevate, trattando la pelle con un’emissione di calore inferiore rispetto al sistema a CO2. Ciò è fondamentale per ottenere un danno cutaneo post intervento minore e un tempo di riparazione dei tessuti più rapido.

Durata del trattamento

Il trattamento ha una durata variabile a seconda dell’area da trattare. Di norma una seduta di rimozione delle discomie cutanee con Laser, nel caso in cui l’estensione è di media entità, può durare dai 10 ai 15 minutiAl termine della seduta è possibile che la pelle risulti leggermente arrossata. Ciò è da considerarsi assolutamente normale e non deve destare la preoccupazione del paziente. 

Il trattamento prosegue a casa con l’ausilio di farmaci specifici, il cui scopo è quello di riportare la cute nella sua condizione ottimale, eliminando i rossori visibili in pochi giorni e ristabilendo la totale rigenerazione dei tessuti in un lasso di tempo variabile dai 10 ai 20 giorni. 

 

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I macchinari di Comar: lo Scanner Intraorale – prima parte

I macchinari di Comar: lo Scanner Intraorale – prima parte

La tecnologia, soprattutto in campo medico e odontoiatrico, sta compiendo davvero passi da gigante. Gli studi e le cliniche si stanno man mano evolvendo, diventando sempre più smart. Il motivo principale è l’acquisizione di macchinari all’avangurdia, capaci di svolgere azioni fino a pochi anni fa impensabili. 

È il caso di tutti quei dispositivi volti all’acquisizione di immagini in tre dimensioni in tempo reale: questi infatti hanno migliorato notevolmente l’esperienza del paziente, ma soprattutto hanno semplificato l’operato dei professionisti, i quali ora possono disporre di impronte dentali più fedeli al reale e in tempi decisamenti più rapidi. 

Il Dottor Comar, da sempre attento al mondo della tecnologia e dell’innovazione in campo medico, ha aggiunto uno strumento particolarmente sofisticato nel suo Studio, il quale merita il giusto approfondimento. Si tratta dello Scanner Intraorale

Le varie letture dedicate hanno lo scopo di portare l’utente a scoprire dapprima cos’è uno Scanner Intraorale in termini generali, quindi a capire quali sono gli aspetti distintivi del modello presente presso lo Studio.

Cos’è lo Scanner Intraorale?

Lo Scanner Intraorale è, come suggerisce il nome, uno scannerizzatore di immagini ad alta definitizione e in tre dimensioni. Tale strumento è sempre più utilizzato in ambito odontoiatrico, in quanto consente, in tempi decisamente rapidi, di ottenere l’impronta dell’intero cavo orale dei propri pazienti, senza l’ausilio della strumentazione tradizionale. 

Grazie allo Scanner Intraorale si può ottenere una misurazione tridimensionale fedele al reale, in termini sia di forma che di dimensioni delle arcate dentarie, nonchè della posizione dei singoli elementi. 

L’interno processo avviene tramite uno speciale manipolo, il quale emette un raggio luminoso che “fotografa” tutto ciò su cui passa. Attraverso un software le informazioni raccolte vengono rielaborate e mostrate, sottoforma di modello, su un monitor di cui lo strumento è dotato. Così visualizzato, il modello può essere esaminato nel dettaglio e, nel caso, trasferito e stampato su carta.

Come funziona?

Si tratta di due telecamere intraorali 4k che si confrontano e si controllano tra loro, al fine di ottenere la massima precisione, agendo all’interno del cavo orale. È fornito di una luce particolare, che ha come principale obbiettivo quello di avere un’immagine tridimensionale del cavo orale e di tutti i suoi componenti.

Riesce a ricostruire, attraverso un sistema di fotogrammi (che può essere di 30 o 60 fotogrammi al secondo) un’immagine tridimensionale, un modello fedele all’originale. Ciò significa che è pari in termini di dimensioni alla bocca, con accuratezza micrometrica. L’immagine del “calco” appena effettuato viene infine trasmessa ad un monitor, di cui il macchinario è dotato. Attraverso le telecamere le immagini vengono catturate: ciò è possibile grazie ad un rapida distorsione del fascio luminoso, a contatto con le varie aree della bocca. 

Lo Scanner Intraorale agisce attraverso specifiche fasi: dapprima infatti viene creato un particolare tracciato a punti, il quale serve alla realizzazione, da parte del software, una triangolazione tra questi, processo che, nel gergo tecnico, è chiamato mesh. I punti, così connessi, vengono infine utilizzati per la costruzione virtuale dell’impronta dentale. 

Quali sono i suoi utilizzi?

Si utilizza in caso di qualsiasi forma di manufatto protesico, che quindi necessita di un calco fedele della cavità orale. È però particolarmente utilizzato anche nel campo dell’ortodonzia, ad esempio per la realizzazione di mascherine del tipo Invisaling, come pure di altri apparecchi ortodontici per la correzione del posizionamento dei denti. 

Essendo uno strumento che fornisce un modello altamente preciso, anche gli apparecchi ortodontici derivanti da tale impronta risulteranno più precisi. Ciò consente risultati migliori a livello estetico rispetto a quelli derivanti da apparecchi ortodontici realizzati con impronta tradizionale.

Infine si tratta di uno strumento perfetto per effettuare diagnosi in tempi rapidi, riconoscendo eventuali problematiche e pianificando, di conseguenza, il miglior inervento/trattamento.

 

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