I macchinari di Comar: lo Scanner Intraorale – quarta parte
Nelle precedenti letture inerenti allo Scanner Intraorale abbiamo compreso di cosa si tratta in tutti i suoi aspetti principali.
È uno strumento ormai molto impiegato in campo medico-odontoiatrico, che permette al professionista di procedere in maniera rapida e precisa nell’ottenimento delle impronte, in modalità del tutto indolore e poco invasiva per il paziente. I risultati sono sempre ottimali, con precisione a livello micrometrico, volto alla garanzia dell’ottenimento di manufatti protesici molti vicini alla soglia di perfezione.
Con questo articolo il discorso entrerà ancora più nel particolare: protagonista sarà infatti il modello presente presso lo studio del Dottor Comar. Avremo modo conoscere nel dettaglio le sue caratteristiche tecniche, il suo funzionamento e la sua manutenzione.
Caratteristiche tecniche dello Scanner Intraorale dello Studio
La scelta maturata dal Dottor Comar l’ha portato a inserire nel suo Studio uno dei migliori strumenti tecnici di questa tipologia.
Si tratta di un modello di ultima generazione, dotato di intelligenza artificiale. Grazie alle speciali telecamere in 4K ultra HD il risultato è davvero ottimale: l’impronta ottenibile raggiunge una precisione micrometrica, nonché un modello delle strutture dentarie molto fedele all’originale.
L’aspetto più rappresentativo di questo strumento è la sua diagnosi precoce, ma al contempo accurata, capace di analizzare con estrema cura le condizioni dentali.
Il manipolo, passando lungo le arcate dentali, riproduce in tempo reale immagini chiare e mirate, permettendo diagnosi perfette e una documentazione completa della salute del paziente.
Manutenzione della strumentazione
La manutenzione dello Scanner Intraorale presente presso lo studio del Dottor Comar è davvero semplice e non si differenzia da quella di un qualsiasi altro dispositivo del genere.
Il passaggio fondamentale da eseguire è la sterilizzazione dell’apparecchiatura. Tale passaggio viene di norma eseguito passando il manipolo sotto un getto dell’acqua corrente e disinfettando lo stesso in seguito con soluzioni sterilizzanti.
Si procede quindi asciugando la strumentazione con apposite garze assorbenti. A questo punto il manipolo è pronto per la fase di sterilizzazione vera e propria. Viene smontato dal resto del dispositivo, ricoperto con apposite garze assorbenti e posto all’interno di speciali sacchetti, destinati alla disinfezione della strumentazione medica.
La sterilizzazione avviene in appositi macchinari mediante vapore ad alta temperatura, a 131°C, per un lasso di tempo tra i 6 e i 15 minuti.