Laser in Odontoiatria:
Curare la piorrea con la laserterapia – Parte 4
Malattie croniche, predisposizione genetica, scarsa igiene orale e persino il fumo di sigarette: tante sono le ragioni, le cause, per cui si può sviluppare la piorrea nel proprio cavo orale. La parodontite, questo il termine medico con cui viene definita la piorrea, non è altro che una malattia di origine batterica, che attacca i tessuti del cavo orale responsabili del sostegno dei denti. Può colpire i tessuti molli, le gengive e l’osso. Nei casi più gravi questi vanno incontro a necrosi, determinando la perdita dei denti nell’area coinvolta dalla patologia.
La cura tradizionale, e più comune, della piorrea prevede l’uso di una particolare tecnica, detta nel linguaggio medico odontoiatrico “scaling e root planning: levigatura radicolare”, una manovra che richiede grande manualità da parte dell’operatore e che permette di rimuovere la placca e il tartaro depositati a livello sottogengivale. Tuttavia nei casi più gravi, quando ormai si sono formate le tasche parodontali, è necessario rimuovere l’infezione maturata sotto la superficie della gengiva. Il dentista procede quindi con il classico metodo chirurgico, incidendo, con l’ausilio di un bisturi, la gengiva e agendo su di essa ed eventualmente sull’osso.
Tale metodologia determina una serie di svantaggi, ad esempio il provare dolore dopo la seduta operatoria e la necessità di ricorrere a farmaci antidolorifici e anestetizzanti. La soluzione a tali problemi è la laserterapia: grazie all’uso del laser è possibile rimuovere tutti i batteri presenti nel tessuto gengivale senza praticare incisioni, ma soprattutto senza procurare dolore e particolari fastidi al paziente, pur praticando root planning: levigatura radicolare. Di conseguenza diventa del tutto inutile ricorrere a farmaci antidolorifici e anestetizzanti. Infine, altro vantaggio davvero importante è che, dal momento che la gengiva non viene incisa, tale tipologia di intervento non provoca sanguinamento, come al contrario accade con la tecnica tradizionale, nel totale rispetto delle esigenze del paziente.
L’articolo è un valido approfondimento riguardo la cura della piorrea con la tecnica della laserterapia. Capiremo nel dettaglio cos’è, come funziona e quali sono i principali vantaggi di cui il paziente può beneficiare. Infine le righe finali saranno interamente dedicate al nostro Protocollo Comar, un brevetto di cui il nostro Studio è orgoglioso e che da sempre ci distingue dalla concorrenza.
Come viene curata la piorrea con la tecnica a laserterapia?
Per curare la piorrea servendosi della tecnica a laserterapia è necessario utilizzare il laser a neodimio, uno strumento medico specifico di cui abbiamo ampiamente discusso nell’articolo ad esso dedicato. Il principale vantaggio è che con la laserterapia l’intera operazione è svolta senza effettuare tagli e incisioni sui tessuti molli coinvolti. Nella maggior parte dei casi il laser è capace di rimuovere ogni traccia di batteri dal tessuto gengivale. Tuttavia nei casi più gravi la laserterapia viene utilizzata come cura preventiva e propedeutica a una successiva operazione con lama/bisturi classico, semplificando in tal modo il tradizionale intervento. Inoltre grazie all’utilizzo di tale tecnica è possibile ottenere un “incremento di osso virtuale”, visibile in radiografia. Nonostante la patologia abbia distrutto la parte minerale dell’osso permane la parte fibrosa che, anziché essere asportata, come nel caso di intervento chirurgico classico, viene preservata e conservata, potendo quindi rimineralizzarsi e guarire nel corso del tempo. Per tale ragione l’osso è definito virtuale: è stato infatti distrutto dalla patologia ma, nonostante ciò, è reale il vantaggio ottenuto dalla tipologia di intervento. Per giungere a completa guarigione il paziente dovrà attendere dai 7 agli 8 giorni e durante questo lasso di tempo non sentirà nè dolore nè fastidio.
Vantaggi ottenuti curando la piorrea con laserterapia
Curare la piorrea con la tecnica a laserterapia presume molti vantaggi rispetto al metodo tradizionale, tramite intervento chirurgico. A tale proposito esistono numerosi centri in Italia che si occupano esclusivamente di laserterapia, in particolare della cura della piorrea con l’utilizzo di strumentazione laser. Si tratta di cure specifiche e molto dispendiose, di cui però molti pazienti che soffrono di tale patologia sono attratti, in quanto possono beneficiare di una guarigione migliore rispetto a quella auspicata con tecnica chirurgica tradizionale. I vantaggi che si possono ottenere possono essere così riassunti:
- È possibile procedere durante l’intervento senza l’uso di terapia anestetizzante o farmaco.
- Il paziente non proverà nè dolore nè particolari fastidi, durante e dopo l’intervento.
- I tempi di guarigione risultano più rapidi e di facile gestione, soprattutto per la totale assenza di dolore.
- Il sanguinamento gengivale, normalmente presente in quantità variabile durante un classico intervento chirurgico, è limitato e quasi del tutto assente.
- Preserva i tessuti sani presenti nell’area da trattare contribuendo al loro decongestionamento, all’eliminazione della carica batterica e al processo di biostimolazione delle cellule.
Protocollo Comar applicato ad un intervento per curare la piorrea con laserterpia
Tra gli aspetti che mettiamo sempre al primo posto da Studio Comar ci siete voi, i clienti, che giorno dopo giorno date fiducia al nostro operato. Alla base di ogni intervento c’è una regola, per noi una sorta di mantra da quale non possiamo prescindere, ovvero “l’assenza di dolore e il minimo disturbo”. Un utilizzo sapiente della laserterapia, compiuto da mani esperte e con grande competenza tecnica, rispondono esattamente a questa esigenza, garantendo ad ogni paziente una seduta quanto più possibile tranquilla e serena. Per noi il #ProtocolloComar però è molto di più: significa porre la giusta attenzione e premura ad ogni seduta e ad ogni caso, comprendendo necessità e dubbi di tutti i nostri pazienti in egual misura.
Prenota la tua visita adesso, cliccando qui!