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Laser in Odontoiatria: curare la carie con la laserterapia – Parte 3

Laser in Odontoiatria:

Curare la carie con la laserterapia – Parte 3

Molte persone sono propense a evitare e saltare per lungo tempo le sedute dal dentista. Ciò avviene soprattutto per paura di subire dolore a causa della strumentazione adoperata. Tale situazione si palesa in maniera preponderante quando si parla di una carie: per curarla infatti è necessario l’utilizzo di uno strumento che a molti incute vero e proprio terrore, ovvero il trapano.

Tuttavia l’evoluzione e il progresso sociale ci hanno portati a numerose invenzioni che ci consentono di curare una carie, qualsiasi sia il suo stato, senza dolore o particolare fastidio da parte del paziente. Oggi infatti il vecchio e poco apprezzato trapano è stato sostituito dal laser, una tecnologia usata ormai in numerosi campi medici e che sta riscuotendo sempre più successo. In particolare, nel caso della carie, il laser permette di asportare la materia malata del dente al pari di un qualsiasi trapano, evitando però lo svantaggio più importante che quest’ultimo porta con sé, ovvero il dolore, più o meno importante, durante tutta la seduta e, di conseguenza, l’utilizzo di farmaci anestetizzanti per attutirlo. Inoltre, come ribadito negli articoli precedenti inerenti alle due principali tipologie di laser, a neodimio e a erbio, la laserterapia applicata alla cura delle carie si dimostra perfetta in pedodozia, per interventi di natura chirurgica rivolta a bambini.

L’articolo è un utile approfondimento per comprendere meglio tutto ciò che riguarda la laserterapia applicata alla cura delle carie. Capiremo come avviene, come si svolge la rimozione di una carie con laserterapia, quali sono i vantaggi, i benefici di cui un paziente può giovare, e quali sono i tempi di guarigione. Infine l’ultimo paragrafo è interamente dedicato all’applicazione del nostro #ProtocolloComar a tale tipologia di intervento.

Come viene curata una carie con tecnica a laserterapia?

Una carie può essere certamente curata con laserterapia. Si utilizza il laser a erbio, il quale consente di operare su tessuti duri, ovvero sul dente stesso. Si procede rimuovendo tutta la parte malata, il tessuto carioso, strato per strato, fino a pulizia ultimata. A volte, nei casi più complessi, è necessario terminare una seduta di laserterapia di una carie effettuando una leggera rifinitura con il trapano classico. Il vantaggio è che, anche in tali circostanze, il trapano verrà utilizzato solo per i passaggi finali dell’intervento. A seguito della rimozione della carie si procede sterilizzando la superficie trattata e procedendo con l’otturazione della cavità, formata a seguito della pulizia del dente. Tale operazione viene effettuata con l’ausilio di particolare materiale, come già citato negli approfondimenti precedenti. Per quanto riguarda i tempi di guarigione un intervento su carie eseguito con laserterapia non comporta nessuna differenza rispetto al metodo classico. Al termine della seduta infatti il dente può essere adoperato per la masticazione, senza alcun tempo di attesa e senza alcuna terapia farmacologica.

Vantaggi ottenuti curando la carie con laserterapia

Curare una carie mediante l’ausilio di strumentazione laser assicura numerosi vantaggi rispetto al metodo tradizionale, che comporta l’utilizzo del trapano. In seguito un breve elenco ci aiuta a fare chiarezza su quelli principali:

  • Quando l’intervento non è particolarmente complesso, ad esempio in caso di carie lieve o superficiale, è possibile procedere senza l’ausilio di terapia anestetizzante o farmaci.
  • Il paziente non prova particolare dolore o fastidio durante l’intera seduta.
  • Trattare con laserterapia una carie in pedodonzia (interventi di natura chirurgica sui bambini) è la scelta migliore, in quanto evita condizioni di dolore, di fastidio o di paura, spesso presente quando viene utilizzato il trapano.

L’intero intervento viene portato a termine in tempi più rapidi, in quando non sono necessarie interruzioni dovute a condizioni di malessere e fastidio provate dal paziente.

Protocollo Comar applicato ad un intervento di rimozione di una carie con laserterpia

Aspetto fondamentale da ricordare è che l’utilizzo di tale tecnologia per la cura delle carie garantisce al paziente qualcosa che noi ci auspichiamo da sempre, ovvero “l’assenza di dolore e il minimo disturbo”. Tuttavia le attenzioni che intendiamo rivolgere a chi ci dà fiducia sono diverse. Usare strumentazione medica specifica come un dispositivo laser a erbio presume esperienza e competenza. La manualità dei nostri operatori nella gestione degli strumenti di laserterapia garantisce massima efficacia e soluzioni definitive al problema della carie. Ma la nostra affidabilità non si limita a questo: dedichiamo molta attenzione ad ogni domanda e dubbio dei nostri pazienti, analizzando singolarmente ogni caso e offrendo il meglio per ciascuno di loro. #ProtocolloComar significa proprio questo: professionalità, rispetto e passione, per ogni nostro agire.

 

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Laser in Odontoiatria: il laser a erbio – Parte 2

Laser in Odontoiatria:

Il laser a erbio – Parte 2

Come già ribadito nell’articolo precedente, riguardo il laser a neodimio, l’utilizzo della laserterapia in campo odontoiatrico è una risorsa davvero preziosa. Negli ultimi tempi infatti, sta avvicinando molte persone odontofobiche sulla strada della prevenzione e della salute del proprio cavo orale, in quanto viene meno il timore di provare dolore in seguito all’utilizzo degli strumenti classici del dentista, primi fra tutti il bisturi e il trapano. Anche il laser a erbio, come il laser a neodimio, permette una riduzione drastica degli stati dolorosi, durante e dopo l’intervento, e assicura tempi di guarigione nettamente inferiori e rapidi. I vantaggi dell’utilizzo del laser a erbio sono davvero molti, tra questi possiamo citare il fatto che, nella quasi totalità dei casi, non è necessario l’utilizzo dell’anestesia, come al contrario accade con il tradizionale intervento con i bisturi o con i manipoli (trapani odontoiatrici). Inoltre, proprio per il suo essere poco doloroso, risulta perfetto in pedodonzia, in caso di otturazioni o di interventi chirurgici su pazienti bambini.

Grazie a questo articolo il lettore potrà fare chiarezza in merito al laser a erbio. Capiremo nel dettaglio cos’è, come viene utilizzato e per quali tipologie di intervento è migliore. Segue un focus interamente dedicato ai vantaggi e ai benefici, di cui il paziente può giovare durante la seduta operatoria e durante il periodo di guarigione, potendo così compiere una valutazione oggettiva delle maggiori differenze con i metodi d’intervento classico. Infine le righe finali sono dedicate all’aspetto che più ci contraddistingue dalla concorrenza, il nostro #ProtocolloComar, in particolare quando viene applicato su interventi svolti con l’utilizzo di questo specifico strumento.

Cos’è il laser a erbio?

Il laser a erbio/yag è uno strumento straordinario che consente, in campo odontoiatrico, di operare direttamente anche sui tessuti duri, in altre parole sul dente stesso, al contrario del laser a neodimio, che viene adoperato solo su tessuto molle. La sua principale azione è quella di praticare l’asportazione del tessuto, strato per strato, ed è spesso utilizzato in casi di ablazione, di rimozione di materiale carioso e su tessuti molli. Può essere adoperato anche in caso di sbiancamento dentale. Tuttavia il laser a erbio è ad oggi poco adoperato per tale funzione, in quanto esistono metodi di trattamento dello smalto dei denti più moderni e efficaci.

Come nel caso del laser a neodimio, anche con il laser a erbio è possibile modulare la potenza d’azione, usufruendo di funzioni differenti e adatte allo specifico caso. Il fascio luminoso del laser può quindi essere più forte o più debole a seconda di ciò che si vuole effettuare: maggiore sarà la potenza, maggiore la capacità di asportazione del tessuto da rimuovere, ad esempio una carie o parte di tessuto molle.

Vantaggi ottenuti dall’utilizzo del laser a erbio

I benefici di cui il paziente può giovare durante e dopo un intervento effettuato con il laser a erbio sono diversi. In seguito è possibile trovare un elenco che riassume i principali:

  • Se l’intervento non è particolarmente complesso, ad esempio una carie semplice, si può operare senza l’ausilio di terapia anestetizzante o farmaco.
  • Il paziente vive la seduta in maniera meno dolorosa e fastidiosa.
  • I tempi di guarigione dei tessuti molli (gengive, mucosa e neoformazioni del cavo orale) risultano più rapidi e di facile gestione, in quanto vi è assenza di dolore.

È un tipo di trattamento molto adatto in pedodonzia (interventi di natura chirurgica sui bambini), soprattutto in caso di carie, in quanto il paziente non percepisce dolore, fastidio o paura dovuta all’utilizzo del classico trapano.

Protocollo Comar applicato ad interventi con laser a erbio/yag

Per ogni tipologia di operazione praticata presso il nostro Studio, che sia esso un intervento con metodo tradizionale o un trattamento con laserterapia, l’applicazione del #ProtocolloComar risulta una certezza, una costante dal quale non si può prescindere. Il fatto che un intervento con laser a erbio garantisca “assenza di dolore e minimo disturbo”, non esclude la nostra professionalità e i migliori riguardi nei confronti dei pazienti. Ogni agire infatti mette al centro i loro interessi e le loro esigenze e ogni caso è trattato singolarmente, valutando con cura e attenzione le procedure più adatte. Ciò è possibile anche grazie ai nostri operatori, il nostro team, composto da persone competenti e affidabili, che hanno maturato negli anni l’esperienza necessaria per maneggiare tale specifica strumentazione.

 

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