Estetica in Odontoiatria: Lo sbiancamento dentale – Parte 2
Grazie alla prima parte di questo approfondimento tecnico in merito allo sbiancamento dei denti, che è possibile leggere cliccando qui, abbiamo compreso molti aspetti principali dello stesso, ovvero cos’è e in cosa consiste lo sbiancamento dentale, come viene svolto il trattamento, in altre parole quali passaggi vengono svolti, e quando è opportuno procedere con tale pratica, ovvero quali sono le ragioni che lo rendono necessario.
Ma come in ogni intervento sulla propria persona ciò che è necessario sapere non sono soltanto gli aspetti relativi alla pratica in sé, ma anche i vantaggi, i benefici di cui si potrà giovare in seguito all’intervento, ma soprattutto quali sono i comportamenti che è necessario mettere in atto al termine dello stesso per mantenere, per quanto possibile, denti bianchi e luminosi.
Inoltre è doveroso ricordare che lo sbiancamento dentale non è solo quello effettuato in studio mediante trattamento con lampade a LED, in precedenza con laser. Tale tipologia di trattamento infatti, se il caso lo richiede, può essere effettuato nella comodità di casa propria, con strumenti di facile utilizzo, in particolare delle mascherine e del gel specifico per lo sbiancamento dentale, da indossare di notte per più volte, per un tempo variabile a seconda delle necessità.
Nel corso di questo articolo avremo modo di approfondire proprio questi aspetti secondari, ma comunque fondamentali, dello sbiancamento dei denti, comprendendo quali sono i benefici acquisiti, come possiamo mantenere al lungo i denti bianchi e luminosi grazie a piccole, ma importanti, accortezze quotidiane e quali sono le principali differenze tra lo sbiancamento dentale professionale e la sua versione a domicilio.
Vantaggi e benefici dello sbiancamento dentale
I vantaggi che il paziente potrà ottenere in seguito al completamento di tale trattamento sono da ricercare nelle ragioni per cui viene richiesto. Non si tratta di un intervento chirurgico volto a risolvere problematiche di natura patologica, come carie, parodontiti o altro. Quando ci rivolgiamo ad una clinica dentale per un trattamento di sbiancamento dentale la ragione principale è che non ci sentiamo particolarmente a nostro agio con il nostro sorriso, a causa di un colore naturale scuro o macchie e colorazioni poco gradevoli presenti sulla superficie dei denti.
Il vantaggio principale è quello di stare meglio con noi stessi e con la nostra immagine, senza avere preoccupazioni e sensazioni di imbarazzo quando usciamo e mostriamo ad altre persone il nostro sorriso. Ovviamente non tutte le persone sono uguali e non tutti reagiscono alle macchie e al colore alterato dei denti allo stesso modo. Alcuni di esse infatti non provano disagio o imbarazzo, ma desiderano comunque migliorare l’aspetto estetico dei propri denti, affidandosi ad un professionista del settore per ottenere il risultato sperato.
Come mantenere i denti bianchi dopo aver effettuato il trattamento?
Affinché i denti rimangano bianchi a lungo dopo aver effettuato un trattamento di sbiancamento dentale è necessario inserire, come parte del proprio stile di vita, alcune piccole accortezze e premure. Queste infatti possono far durare l’effetto per molto più tempo, ritardando la successiva seduta. Tali accorgimenti possono essere così sintetizzati e descritti:
- Mantenere costante e allo stato ottimale la propria igiene orale quotidiana, in altre parole lavare con la giusta regolarità i propri denti, almeno due volte al giorno, preferibilmente dopo aver consumato un pasto.
- Evitare, per quanto possibile, la cattiva abitudine del fumo: il fumo delle sigarette infatti rappresenta una delle maggiori cause dell’ingiallimento dei denti e della formazione di macchie, soprattutto in caso di consumo elevato giornaliero, protratto per lungo tempo.
- Limitare il consumo di alimenti e bevande che contribuiscono alla formazione di macchie e di colorazione dentale sgradevole, come il caffè, il the o la liquirizia.
È comunque doveroso sottolineare un aspetto. Lo sbiancamento, specie quello effettuato in studio da professionisti del settore, è un trattamento che agisce in profondità e non lavora solo sulla superficie più esterna. Proprio per tale motivo i risultati possono durare fino a 18/24 mesi, senza particolare rischio di comparsa di macchie o di ingiallimento dei propri denti durante questo lasso di tempo.
Differenza tra sbiancamento dentale e sbiancamento dentale domiciliare
Come ormai compreso nel corso della precedente lettura, la prima parte relativa allo sbiancamento dentale, esistono due diverse tipologie di trattamento, ovvero lo sbiancamento dentale tradizionale, effettuato direttamente in studio da un professionista, e lo sbiancamento dentale domiciliare, che può essere effettuato nella comodità di casa propria.
I termini stessi mostrano le differenze che intercorrono tra le due pratiche. La prima è un trattamento svolto in studio, mediante l’ausilio di un operatore qualificato e dell’attrezzatura professionale necessaria. Presso lo Studio del Dottor Comar viene proposta con tre livelli di efficacia, due settimane, 6/8 mesi o 18/24 mesi, a seconda del livello di intensità impostato sulla macchina e del gel, un prodotto a base di perossido di idrogeno, adoperato durante il trattamento.
La seconda pratica, lo sbiancamento domiciliare, è una sorta di kit composto da delle mascherine e del gel, anch’esso a base di perossido di idrogeno con percentuale più bassa. Il trattamento, che in questo caso consiste nell’indossare delle mascherine riempite di gel dalle 2 alle 4 ore al giorno, in casi isolati, durante la notte, ha una durata variabile dai 10 ai 15 giorni e risulta particolarmente adatto a pazienti sensibili, che necessitano di una soluzione meno invasiva ma comunque efficace.
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