Terapia senza Dolore: Approfondimento Protocollo Comar – Parte 1

Terapia senza Dolore: Approfondimento Protocollo Comar – Parte 1

Terapia senza Dolore:

Approfondimento Protocollo Comar – Parte 1

Nei precedenti articoli, come pure nei seguenti, è possibile trovare numerosi approfondimenti in merito alle diverse patologie del cavo orale, nonché ai relativi interventi volti a risolvere le stesse. Tuttavia è fondamentale per noi porre scrupolosa attenzione alla questione della terapia del dolore, in quanto tale aspetto risulta non solo molto importante, ma anche una pratica particolarmente sentita presso il nostro Studio.

Negli anni il Dottor Comar ha sviluppato una serie di accorgimenti e attenzioni da rivolgere ai suoi pazienti, al fine di mettere gli stessi quanto più possibile a loro agio. Aspetto certamente da citare è la sua “empatia odontoiatrica”, in altre parole un modo attento di agire, che permette di entrare, con estrema facilità, in empatia con il paziente e, di conseguenza, avere la possibilità di comprendere l’origine delle sue paure e dei suoi dubbi. Procedendo in tal modo l’operatore ha anche l’opportunità di capire eventuali problematiche e dolori del paziente, prevedendo la loro insorgenza o sanandoli quanto prima qualora si presentassero durante l’intervento, nel caso in cui il paziente non avesse espresso totalmente il suo disagio nella fase di colloquio precedente.

Altra questione che merita di essere menzionata sono le tecniche e le procedure attuate per effettuare l’anestesia. Si tratta di una pratica perfezionata nel corso degli anni che, insieme all’utilizzo di varie procedure chirurgiche poco invasive, permettono al paziente di non provare dolore, o comunque il minore possibile nei casi più complessi.

Questi e molti altri accorgimenti li abbiamo riassunti con il nome di “Protocollo Comar”.

Nel corso degli articoli a riguardo è possibile approfondire molti aspetti inerenti al nostro Protocollo, prestando particolare attenzione a tutte le tipologie d’intervento, che siano esse di natura chirurgica e non, effettuate in Studio. In questa lettura in particolare parleremo di ablazione del tartaro e di devitalizzazione, ma soprattutto della terapia del dolore sviluppata per ciascuna di esse.

L’ablazione

L’ablazione è forse l’intervento maggiormente operato in Studio sui nostri pazienti. La causa della ricorrenza di svolgimento della seguente pratica chirurgica sta nel fatto che non è facile seguire sempre una corretta igiene dei nostri denti. L’accumulo di cibo non deterso nel cavo orale infatti, nel corso del tempo, può generare, sullo smalto dentale, la comparsa di placca e tartaro.

L’ablazione, se svolta con regolarità, è quindi la soluzione migliore per ovviare a questo problema. Nonostante ciò la paura del dentista per molte persone crea dubbi e incertezze, con la conseguenza di una messa in atto di “atteggiamenti scudo” che ritardano le sedute di controllo. Proprio per evitare l’insorgenza di questo modo di agire del paziente, presso il nostro Studio sono state messi a punto una serie di accorgimenti, il Protocollo Comar appunto. Grazie a ciò è possibile affrontare con serenità l’intervento di ablazione e ottenere il sorriso tanto auspicato.

Il Protocollo Comar per l’ablazione

Di fronte a un paziente odontofobico o dubbioso è fondamentale compiere un’analisi, da riferire in seguito al diretto interessato, riguardo le cause per cui è possibile provare dolore in caso di intervento di ablazione. In questo modo sarà più semplice per l’operatore intervenire in base alle caratteristiche del paziente. Le cause del dolore sono così riassumibili:

  • L’inadeguata modulazione della potenza del macchinario impiegato, senza quindi valutare accuratamente la sensibilità del paziente.
  • Un utilizzo errato e inesperto della strumentazione specifica da parte dell’operatore, ad esempio utilizzando una “punta” sbagliata rispetto alla sensibilità del paziente.
  • Un’errata o assente cura farmacologica pre intervento, la quale risulta necessaria se si è in presenza di stato infiammatorio. E’ importante quindi eliminare, almeno in parte e in maniera preventiva, la placca, grazie ad appositi risciacqui orali. Ciò permetterà al paziente di ridurre l’infiammazione e di avvertire meno dolore. Solo allora sarà possibile proseguire con l’intervento di ablazione.
  • In caso di sensibilità molto forte, quando dunque gli accorgimenti del Protocollo Comar non fossero sufficienti ad evitare o limitare al minimo dolore, significa che probabilmente siamo di fronte ad una soglia del dolore estremamente bassa. In questo caso è preferibile procedere con ablazione manuale (detta nel linguaggio tecnico-dentistico “scaling”) o con anestesia.

La devitalizzazione

Un altro intervento fortemente operato qui in Studio è la devitalizzazione. Infatti, se colui che effettua l’intervento non è particolarmente attento nelle fasi iniziali, il paziente nel corso della terapia potrebbe accusare dolore e fastidi, il che renderebbe l’intero decorso chirurgico difficile e fastidioso da affrontare. Il dolore che il paziente potrebbe provare, spesso causa della necessità di procedere con tale pratica chirurgica, è dato dallo stato della polpa dentale, presente all’interno del dente traumatizzato.

Se quest’ultima risultasse parzialmente necrotica, la componente vitale residua creerebbe una resistenza all’effetto dell’anestetico, portando il paziente a provare fastidio, o addirittura dolore, in fase d’intervento, nonostante la preventiva anestesia. Vediamo quindi nel dettaglio il Protocollo effettuato in tale circostanza.

Il Protocollo Comar per la devitalizzazione

Come precedentemente citato è fondamentale valutare, prima di operare, lo stato della polpa, se quindi quest’ultima risulta ancora vitale o del tutto necrotica.

In caso di polpa necrotica, quindi completamente morta, basterà effettuare una semplice anestesia prima di procedere con l’intervento, al fine di evitare fastidi durante l’intervento. In caso contrario, se siamo in presenza di nervi parzialmente vitali e non del tutto morti, come già detto in precedenza, è possibile che il paziente possa provare spiacevoli dolori. In quel caso è necessario proporre allo stesso una preventiva terapia farmacologica antinfiammatoria ed una più specifica medicazione.

Procedendo in questo modo, quando i nervi e la polpa saranno completamente “sfiammati”, si potrà procedere con l’anestesia e quindi con la seduta. Attraverso questi e altri accorgimenti effettuati durante la devitalizzazione si eviterà la sensazione dolorosa.

Nella seconda parte dell’approfondimento, di cui è possibile trovare la lettura cliccando qui, analizzeremo gli altri due principali interventi chirurgici effettuati presso lo Studio del Dottor Comar, ovvero la chirurgia ricostruttiva-rigenerativa, seguita spesso dall’inserimento di uno o più impianti dentali, e la chirurgia estrattiva.

 

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