Terapia senza dolore:
chirurgia estrattiva senza dolore o con minimo disturbo
Nella maggior parte dei casi l’odontofobia di un paziente (detta in termini più comuni “la paura del dentista”) è causata dalla preoccupazione di provare forti dolori durante e dopo un intervento. Lo StudioComar conosce molto bene questa problematica e nel corso degli anni ha messo a punto un sistema che permette a tutti i suoi pazienti di non provare dolore, prima, dopo e durante una seduta di chirurgia orale. La terapia del dolore è un fatto serio, da non trascurare: il Protocollo Comar dà a questo aspetto particolare importanza, al fine di mettere a proprio agio ogni paziente, dal momento in cui entra per la prima volta in studio fino al completamento della terapia.
La chirurgia orale si suddivide in quattro macro categorie: la chirurgia estrattiva, la chirurgia endodontica, la chirurgia implantologica e quella ricostruttiva – rigenerativa.
In questo articolo avremo modo di approfondire la prima categoria di questa lista: faremo un’analisi delle sue principali caratteristiche, proseguendo con un focus riguardo la terapia del dolore ad essa applicata.
La chirurgia estrattiva
La chirurgia estrattiva è quella maggiormente praticata e diffusa. Come suggerisce il nome grazie a questo tipo di intervento il dente compromesso, danneggiato per varie ragioni, viene “estratto”, tolto mediante l’ausilio di strumenti specifici. In caso di necessità il dentista può scegliere insieme al paziente di operare con tecnica estrattiva anche più di un dente, in una o più sedute. Tale intervento viene effettuato in caso di:
- denti inclusi o semi inclusi nel tessuto osseo (ad esempio i denti del giudizio o i canini inclusi) che senza estrazione creerebbero fastidi e patologie varie
- denti compromessi a causa di forti patologie e infiammazioni, non recuperabili mediante devitalizzazione, chirurgia endodontica e terapie medico-farmacologiche
- denti sovrannumerari, denti in più rispetto alla norma che non dovrebbero essere presenti nelle arcate dentali, i quali creano disagio e fastidio
- denti decidui (detti nel linguaggio comune “denti da latte”) per cui non c’è stata una spontanea caduta o che non possono essere curati con altre forme d’intervento (con devitalizzazione ad esempio)
Come avviene l’estrazione di un dente
Questa tecnica chirurgica si compone di tre passaggi: l’anestesia, la lussazione e infine l’estrazione stessa. Prima di procedere con qualsiasi tipo di chirurgia orale è fondamentale praticare al paziente l’anestesia. In questo caso si procederà con anestesia locale, affinché il paziente non senta dolore per tutta la durata dell’intervento.
Quando l’area d’interesse sarà “addormentata” si procede con la pratica di lussazione. Per far ciò il dentista si servirà di particolari strumenti, allo scopo di smuovere il dente compromesso e “staccarlo” dal tessuto osseo, il quale lo tiene ancorato al cavo orale. L’ultima operazione che il dentista effettuerà è l’estrazione. Il dente, ora completamente mobile, potrà essere asportato con l’ausilio di apposita strumentazione chirurgica.
Terapia del dolore in chirurgia estrattiva
Grazie al Protocollo Comar il paziente potrà vivere la propria seduta di chirurgia estrattiva con il massimo relax possibile. Il dentista sceglierà la terapia migliore per tutte le fasi dell’intervento; prima, dopo e durante la seduta chirurgica. Il primo passaggio da effettuare è l’anestesia, affinché il paziente possa vivere il decorso chirurgico in maniera del tutto asintomatica. Durante l’intervento il dentista procederà “scollando” il dente dall’osso e rimuovendo in seguito lo stesso grazie all’utilizzo di strumentazione specifica.
Il Protocollo Comar viene seguito in modo dettagliato soprattutto durante l’intervento: lo specialista praticherà ogni movimento per la rimozione del dente evitando, per quanto possibile, la frattura della radice e la lacerazione dei tessuti. Grazie a questi piccoli accorgimenti si potrà minimizzare la sofferenza a seguito dell’operazione chirurgica. Infine, in caso di dolore forte e disturbi post operatori, il dentista potrà fornire al paziente una terapia farmacologica mirata.
Per avere ulteriori informazioni su questa argomentazione o di qualsiasi altro genere, non esitare nel contattarci.
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