Prevenzione e Diagnostica in età infantile: sei sicuro di proteggere il suo sorriso?
Assicurarsi una buona prevenzione e igiene orale durante l’età infantile è fondamentale. Trascurare la pulizia dei denti dei bambini infatti può comportare la proliferazione dei batteri, favorendo così la formazione di carie.
Anatomia del dente
Per comprendere meglio cosa significa nei bambini sviluppare la carie è necessario conoscere, nei suoi aspetti principali, l’anatomia del dente. Esso è costituito da due parti, ovvero la corona, visibile fuori dalla gengiva, e la radice, presente sotto la gengiva e quindi non visibile, impiantata direttamente nell’osso. La parte esterna del dente è rivestita da un tessuto duro, la dentina, la quale è ulteriormente ricoperta dallo smalto, nella parte corrispondente alla corona, e dal cemento, nella parte corrispondente alla radice. Lo smalto della corona è ciò che viene aggredito dalla formazione di placca e batteri, soprattutto durante l’età infantile, quando la dieta è più ricca di zuccheri. All’interno della dentina inoltre troviamo il tessuto molle, una polpa ricca di vasi sanguigni e fibre nervose.
La carie in età infantile
Fatta questa premessa è possibile capire quanto può risultare grave il danno della carie nei bambini. Il maggior disagio è riscontrabile con la comparsa di un sintomo preciso: la carie infatti porterebbe nel corso del tempo dolori forti e intaccherebbe i vari strati del dente, sia in caso di dentatura decidua (ovvero i più comuni denti da latte), sia in caso di dentatura permanente. Inoltre la perdita di un dente temporaneo causata da una carie può comportare la nascita di denti permanenti in sedi non corrette.
La placca batterica in età infantile
Una seconda importante problematica relativa alla proliferazione batterica della dentatura infantile è la formazione di placca. La placca, definita anche patina dentale, placca batterica e biopellicola orale, presenta caratteristiche che la distinguono da numerose altre patologie del palato. È infatti una sostanza dalla consistenza appiccicosa e visibilmente opaca, che aderisce sia sulla superficie visibile sia negli spazi interdentali. Si tratta, nella maggior parte dei casi, della conseguenza di cibo non asportato correttamente, causato quindi da cattive abitudini di prevenzione ed igiene. La placca, se non adeguatamente asportata, può risultare la base solida della proliferazione batterica e quindi della carie, oppure, nel caso di una sua mineralizzazione, del tartaro, che per la sua rimozione richiede necessariamente l’intervento di uno specialista.
Proteggere il suo sorriso: come fare prevenzione
Con una corretta prevenzione è possibile garantire ai propri figli un sano sviluppo della dentatura permanente. I bambini infatti non sono sempre abili a prendersi cura di denti e gengive. Spetta ai loro genitori assicurarsi che le pratiche dentali siano quotidianamente svolte.
Il primo incontro con il dentista
Il primo incontro con il dentista dovrebbe avvenire intorno ai 4/5 anni d’età. È importante assicurarsi che il bambino non abbia precedentemente ascoltato racconti da parte di amici e famigliari, che possano quindi essere mal interpretati e costituire una paura preventiva irrazionale. È preferibile invece raccontare al bambino dell’incontro con il dentista come di un momento spensierato e ludico, in cui verranno eseguiti una serie di giochi divertenti, ad esempio la “conta dei dentini” oppure mostrare al dottore che si è già in grado di lavare i denti accuratamente. Gli incontri successivi andrebbero programmati ogni 6 mesi, vista l’effettiva e rapida modifica del posizionamento dentale in questa fase della vita.
L’igiene orale a casa
Fin dal primo anno d’età è fondamentale trasferire al bambino un adeguato approccio verso l’igiene orale. Insegnare loro le buone abitudini infatti risulta importante tanto quanto i controlli periodici dal dentista, allo scopo di garantirgli una dentatura permanente sana. Durante il primo anno d’età sarà sufficiente massaggiare delicatamente le gengive con un panno umido. Negli anni successivi si passerà progressivamente all’uso dello spazzolino, quindi al dentifricio, avendo premura di controllare che quest’ultimo sia un prodotto specifico per le sue necessità.